In questa situazione di emergenza nazionale, in cui le routine vengono sconvolte e si respira un senso di incertezza e pericolo, particolarmente complessa...
Come abbiamo visto nel precedente articolo, avere genitori che giocano e si divertono con loro è un elemento fondamentale per lo sviluppo armonico dei bambini...
Il gioco, ormai è cosa risaputa, è fondamentale per il bambino: è strumento di conoscenza del mondo, di apprendimento e sviluppo di competenze, nonché un potente mezzo di interazione sociale. Inoltre il bambino sembra naturalmente portato per questa attività...
Che fatica far rispettare le regole ai propri figli! Ecco alcuni consigli per trasformare le regole da occasioni di conflitto a strumento per una crescita armonica: 1. dare poche regole ma chiare; 2. stabilire le regole in anticipo. 3. le regole devono ...
Quante volte vi capita di sentirvi in colpa per aver detto no a vostro figlio? O di non riuscire a proibirgli qualcosa, per non dover vedere la delusione nei suoi occhi? È un atteggiamento tipico di una modalità genitoriale, molto diffusa attualmente, basata sull'affettività piuttosto che sulla trasmissione di regole; i genitori di questo tipo sono molto amorevoli, molto attenti a trasmettere affetto e calore ai propri figli e a concedergli ampia libertà di scelta.
Com'è difficile essere genitore! I figli spesso sono incomprensibili: si dà loro tanto amore e come ricompensa fanno disperare, oppure si cerca di educarli nel rispetto delle regole per ritrovarseli adolescenti ribelli.
Le emozioni sono un elemento fondamentale dell’essere umano: il buon funzionamento di ciascuno di noi, il nostro benessere, dipende largamente dalla nostra capacità di regolarle, gestirle e comprenderle correttamente quando le vediamo negli altri.
Le emozioni sono un elemento fondamentale dell’essere umano: il buon funzionamento di ciascuno di noi, il nostro benessere, dipende largamente dalla nostra capacità di regolarle, gestirle e comprenderle correttamente quando le vediamo negli altri.
Tra gli adolescenti e i preadolescenti sono, purtroppo, in drammatico aumento i casi di disturbo del comportamento alimentare (DCA).
Come ogni anno è arrivato settembre e, con esso, il primo giorno di scuola. E con il primo giorno di scuola arrivano tutte le ansie, le paure, le preoccupazioni che, per qualche mese, erano state accantonate da alunni e genitori.
Disturbo Specifico dell’Apprendimento (DSA) è un’”etichetta” che si sente sempre più sulla bocca di insegnanti, genitori e di tutte le figure che ruotano attorno al mondo della scuola.
Si intende, per Disturbo Specifico dell’Apprendimento, una difficoltà specifica nell’acquisizione di una o più abilità scolastiche, senza che vi siano presenti disabilità intellettiva o deficit sensoriali (sordità o cecità).
Sebbene non sia possibile fare diagnosi di Disturbo Specifico dell’Apprendimento prima di una determinata età scolastica (fine del secondo anno di primaria per i disturbi della letto-scrittura e fine del terzo per la discalculia),..
Quando si parla di disturbi specifici dell’apprendimento si insiste spesso sull’importanza di una diagnosi precoce; questo perchè individuare prima il problema permette di intervenire tempestivamente.
Premessa fondamentale è che se un bambino soffre di un disturbo dell’apprendimento, a causa della natura genetica di questi disturbi, non può “guarire”; tuttavia può potenziare le sue abilità e compensare i suoi deficit, utilizzando al meglio le abilità intatte
Quando si parla di DSA e scuola è inevitabile parlare di strumenti compensativi e dispensativi, tema delicato e spesso portatore di conflitti e incomprensioni.
Dott.ssa Chiara Maria Ostini - Psicologa e psicoterapeuta a Sesto San Giovanni
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